sabato 6 dicembre 2014

Dark City è un incubo a occhi aperti che racconta come potrebbe essere il mondo, in un futuro prossimo, se l’umanità continuerà a percorrere la strada cieca che ha imboccato e che la porterà verso un ineluttabile autoritarismo mediatico.

Il romanzo è in vendita presso le librerie online



Introduzione dell’autore




Questo romanzo è figlio del primo decennio del terzo millennio, quel periodo che inizia simbolicamente con l’11 settembre 2001 e termina con la morte di bin Laden e la primavera araba nel 2011. Non solo perché è ambientato in un futuro prossimo venturo che è il possibile sviluppo distopico di quel decennio incentrato sullo scontro tra civiltà e sull’erosione della democrazia in Occidente, ma anche perché esso è stato scritto ‘in divenire’ lungo quel lasso temporale; gli eventi reali sono stati in tempo reale gli ispiratori della trama del romanzo almeno tanto quanto la fantasia dell’autore. La realtà entrava dalla porta principale senza suonare il campanello e si mischiava con il privato dell’autore che si è trovato in quegli anni, anche fisicamente, nei luoghi in cui è ambientata la storia, dalla propria città natale, l’Emilipolis del romanzo, alle altre location, all’interno e oltre confine, di Euroamerica. Quale autore, io ho messo a disposizione della storia i generi letterari, il cinema, la musica e l’arte che amo per fornire una forma espressiva alla vicenda, creando un genere da questo cross-over di generi. Involontariamente, mi sovviene ora, ho quindi usato l’idea di T. S. Eliot che la poesia – la produzione letteraria in generale – ri-usa, integra e al tempo stesso rinnova l’arte del passato e la letteratura diviene così un continuum. Ho la presunzione di pensare che Raymond Chandler, George Orwell e Philip K. Dick, tra gli altri, ne sarebbero stati almeno un po’ orgogliosi.


Modena, gennaio 2013


Calendario presentazioni 

Modena, Consorzio Creativo, sabato 22 marzo 2014, ore 17,30


Presenta:   Claudio Gavioli

Musicisti:  Luigi Catuogno – chitarra; Alfredo Barbieri – contrabbasso; Giuliana Vandelli – violino; Vittorio Vandelli – voce, chitarra, armonica
Letture:    Ermanno Casari 







guarda il video




Carpi, libreria La Fenice, martedì 29 aprile, ore 21






Milano, Il Libraccio








Modena, Amici del Libro, via S. Giovanni Bosco, sabato 30 novembre 2013, ore 17.00







Courmayeur, Noir Festival, 10-13 dicembre 2013, libreria La Buona stampa




Modena, teatro La Tenda, viale Molza, sabato 14 dicembre 2013, ore 21










venerdì 5 dicembre 2014


Back cover
Towards the end of the XXI century Emiliopolis is one of the dark never-ending polluted megalopolis which forms the a mega state called Euroamerica. This is a high-tech deceptive democracy based on patterned thought, on a new language called High-Tech-English and on the most conservative American social model. The metropolis is menaced by an imminent terror attack plotted by the IOUE, the Islamic Oriental United Emirates, the great integralist caliphate which has united all the former Muslin countries, in constant conflict with Euroamerica. Dick, an extra-staff special agent and a writer, is in charge of the case. His existence is marked by a heavy burden which makes him insensible to risk. The investigation takes him around the world, from one side to the other of the only remaining borderline. As detection proceeds, Dick is trapped in a much bigger game than he thought which leads him to the discovery of a series of top-secret realities of the world in which he lives. So he becomes a target himself, not able to understand who his friends and who his foes, whom he has to run away from, are. He then realizes that the only chance for himself and his city to survive is to reveal the world the terrible secret he has discovered, in a desperate race against time and against everything, with the feeble hope that writing might still save the world from Apocalypse.


Dark City is a open-eyed nightmare which tells how the world might be, in a near future, if humanity keeps on going down the blind road it has taken that will lead to an unavoidable media authoritarianism.

mercoledì 25 dicembre 2013

Ascolta l'inizio del romanzo e altri due estratti con 'colonna sonora' live


L'attore Ermanno Casari legge l'incipt. L'autore, assieme ai musicisti Luigi Catuogno e Giuliana Vandelli, esegue 'the Ballad of Billy the Kid', dalla colonna sonora del romanzo. Dalla presentazione del libro al Teatro La Tenda, 14 dicembre 2014, condotta dall'autore Claudio Gavioli.




Lettura dal capitolo XVII & 'Mr Tamburine Man'



Lettura dal capitolo XXII  & 'Across the Borderline'










venerdì 1 novembre 2013


Recensione da fantascienza.com/magazine



Dark City di Vittorio Vandelli

Una vivida descrizione di come potrebbe essere il nostro futuro, se dominato dai media. Nel nuovo romanzo di Vittorio Vandelli, l’uomo vive in immense città e la Terra è divisa in due blocchi mondiali contrapposti.

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Vittorio Vandelli, insegnante e scrittore, ci propone il romanzo Dark City (2013), una sua personale, ma certo non impossibile, visione del mondo come potrebbe evolversi nell'arco di non più di 70/80 anni. Il romanzo è quasi un incubo: racconta come potrebbe essere un futuro non troppo lontano se l'umanità dovesse continuare a percorrere la strada cieca che ha imboccato e che la porterà verso un autoritarismo mediatico.

Esisteranno due blocchi contrapposti. Da una parte il megastato di Euroamerica con le sue immense megalopoli inquinate, dove vige una democrazia che tutto è tranne che vera democrazia, per contro nell'altro blocco, quello degli Emirati Islamici Orientali Uniti, vi sono tutti gli ex stati mussulmani. È uno stato integralista il cui unico scopo è la distruzione dello stato degli "infedeli".

Emiliopolis è una immensa città di Euroamerica. Le autorità hanno notizia di un possibile devastante attacco terroristico e per questo hanno messo in allarme le loro forze dell'ordine, ma in particolare Dick, uno dei loro migliori agenti speciali. Le piste che Dick segue lo porteranno in giro per il mondo, anche dall'altra parte dell'unico confine esistente. Ciò che andrà a scoprire è un terribile segreto che farà di lui un obiettivo da eliminare a ogni costo.


Leggi la recensione completa:

http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/17979/dark-city-di-vittorio-vandelli/


lunedì 21 ottobre 2013



VITTORIO VANDELLI SVELA UNA MODENA IN STILE DARK

di CLAUDIO GAVIOLI, GAZZETTA DI MODENA 
15 Ottobre 2013

Possiede un solido impianto dantesco il romanzo “Dark City” del modenese Vittorio Vandelli da poco uscito per Solfanelli Editore. Un viaggio negli inferi di una società del futuro alla fine del ventunesimo secolo orwelliana al cubo, cupa e senza luce, sopraffatta dall’inquinamento atmosferico e da una dittatura con il guanto di velluto e il pugno di ferro. Due Beatrici, una provocante e sensuale e una algida e un Virgilio, rozzo dal cuore tenero, accompagnano l’agente Dick, poliziotto – scrittore nell’indagine più complessa e pericolosa della sua vita fino all’origine del Male. La nebbia fitta e sporca ricorda la pioggia incessante di Blade Runner ma Dick non va a caccia di replicanti bensì di terroristi che minacciano Emiliopolis, unica grande città che va da Piacenza a Rimini nel territorio di Euroamerica, mega stato formato da Stati Uniti, Europa e Russia in contrapposizione agli Islamic  Oriental United Emirates costituiti dall’unione dei paesi musulmani. Dopo l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001 un’escalation di atti terroristici ha infatti diviso il mondo in due grandi blocchi che si fronteggiano senza risparmio di spargimenti di sangue. Essendo un romanzo ad impianto noir non dirò nulla della trama e dei colpi di scena seminati nella narrazione. Ma “Dark City” è anche altro. Soprattutto altro. E’ un suggestivo viaggio nella cultura anglosassone di cui l’autore è un profondo conoscitore. Cinema, musica, letteratura e arte impregnano le pagine ricche di digressioni di natura politica, economica, teologica e blandiscono il lettore in un gioco di citazioni funzionali alla storia e alla biografia del protagonista (e di suo “nonno affabulatore” evidente alter ego dell’autore). Un raffinato gioco di specchi che intreccia i piani narrativi e attraverso film, canzoni e opere d’arte pittorica fornisce a Dick (detective costruito sull’orma dei suoi predecessori letterari usciti dalla penna di Chandler o Hammet e dallo schermo negli anni ruggenti dei noir USA anni 30/40), spunti per trovare il bandolo della matassa della sua indagine e, soprattutto, per ritrovare se stesso. Come i protagonisti della “Fiamma del peccato” e del “Viale del Tramonto” forse l’io narrante è già morto e forse no. Nulla è scontato nel 2084 se non il fatto che tutti i peggiori incubi che stanno attanagliando il pianeta in suicida involuzione, si sono concretizzati. E persino la vecchia Ghirlandina immersa nella foschia malata che avvolge Modena, ricorda il simulacro di una civiltà come la Statua della Libertà insabbiata ne “Il pianeta delle scimmie”.

giovedì 5 settembre 2013

Recensione dal periodico Bacherontius, settembre 2013



https://docs.google.com/file/d/0B_1kZknpBf88Rko3N3RKbUxuVTg/edit

UN "INQUIETANTE" ROMANZO DI FANTASCIENZA DI VITTORIO VANDELLI

LA BUIA CITTA' IN CUI STIAMO ANDANDO
di Gian Piero Prassi


Questa romanzo corposo di Vittorio Vandelli è molte cose insieme: una raffnata raccolta di citazioni: musicali, cinematografiche, artistiche e letterarie, un romanzo di "social S.F." (fantapolitica), una discesa nell'universale lato oscuro dell'uomo.
Il protagonista della storia è Dick, poliziotto freelance che scrive romanzi e già il suo nome, agli appassionati di fantascienza, come il sottoscritto, suona come "Rick", il cacciatore di androidi di "Blade runner", il cui autore è Dick, Philip K., o persino Dick Tracy. . .
Dick viva in un mondo in cui nelle megalopoli non brilla mai il sole, occultato da nebbie e piogge acide. La sua città è Emiliopolis, un agglomerato urbano che ingloba I'attuale Emilia. L' Italia fa parte di EuroAmerica, dominata dalle multinazionali come McDonald 's(sponsor della CIA), Coca Cola, Disney, la democrazia una finzione. Gli animali sano quasi tutti estinti, la natura pressoché cancellata e replicata in demenziali parchi a tema dysneiani. E fuori dalle mura del castello Occidente ci sano gli Emirati lslamici OrientaliUniti, un'alleanza che ingloba di fatto anche Cina e lndia. l terroristi nel nome di Osama Bin Laden attaccano il nemico con devastanti attentati. Dick deve impedire un attacco chimico-batteriologico che distruggerebbe Emiliopolis, e per farlo gira mezzo mondo come agente esterno della nuova Cia globale e la verità sarà sconvolgente.
Il romanzo è per larghi tratti più un trattato di geo-politica, non per il gusto di profetizzare, ben sapendo che non sarà cosi. A Vandelli non interessa il futuro, ma I'amplificazione del presente, con la tecnica dei grande SF writers.  Del resto anche il vero "Cacciatore di Androidi", che è ben diverso dal film "Blade Runner", indaga i meandri filosofici e psicologici di una società che crea animali meccanici dopo aver sterminato gli originali, che vive in un clima di adorazione della mercificazione consumistica. Esattamente come in questa caso, mentre un altro grande scrittore, I'inglese Brunner,  ne "Il gregge alza la testa" ipotizza un mondo diviso in due dal colore della pelle, con bianchi e neri intenti a massacrarsi, entrambi foraggiati da una multinazionale delle armi .
I temi cari agli autori impegnati degli anni Settanta, dunque sono rivisti e aggiornati. L' artista-scrittore vuole esaminare ciò che sta avvenendo nella nostra società e lo fa con una lente molto potente.
L'azione decolla lentamente e si fa poi serrata sino al finale prima atroce e poi aperto alla speranza. Un libro per riflettere sulle strade che stiamo percorrendo.

lunedì 2 settembre 2013

Dalla trasmissione Applausi di TeleRadioCittà del 23.6.2013, 
Vittorio Vandelli parla del suo romanzo noir
video




domenica 25 agosto 2013



CHIAVARI 30 AGOSTO 2013 ORE 21
PIAZZALE SAN FRANCESCO
caffè letterario ideato e condotto da Marco Delpino
Comune di Chiavari
Tigulliana
libreria La Zafra




salone del Libro,Torino 2013: Solfanelli, Vandelli, Delpino

sabato 29 giugno 2013

                                                   

Pernilla estivo, Giardini Pubblici, Modena, lunedì 15 luglio, ore 21
 l'autore conversa con lo scrittore Ludovico Del Vecchio



mercoledì 1 maggio 2013

Anteprima: DARK CITY di Vittorio Vandelli



Alla fine del XXI secolo, Emiliopolis è una delle megalopoli sterminate, oscure e inquinate, che formano il megastato di Euroamerica, sedicente democrazia ipertecnologica basata sul pensiero unico, sulla neo-lingua chiamata High-Tech-English e sul modello sociale americano più conservatore.
La metropoli è minacciata da un imminente attacco terroristico ordito dagli IOUE, gli Emirati Islamici Orientali Uniti, il grande califfato integralista che ha unito tutti gli ex stati musulmani, in permanente conflitto con Euroamerica.
Incaricato di sventare la minaccia è Dick, agente speciale a contratto e scrittore, sulle cui spalle pesa un fardello che ne ha segnato l’esistenza e che lo rende insensibile al rischio. L’indagine lo porta in giro per il mondo, da una parte all’altra dell’unico confine rimasto.
Nel corso dell’indagine Dick si trova coinvolto in un gioco più grande di lui che lo porta a scoprire una serie di realtà inconfessabili del mondo nel quale vive. Egli stesso diventa così una preda e non è più in grado di capire chi siano gli amici e chi i nemici dai quali è costretto a fuggire. Si rende allora conto che l’unica possibilità di sopravvivenza per lui stesso e la sua città è quella di rivelare al mondo il terribile segreto che ha scoperto, in una corsa disperata contro il tempo e contro tutti, nella flebile speranza che la scrittura possa ancora salvare il mondo dall’Apocalisse.



Vittorio Vandelli
DARK CITY
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-814-4]
Pagg. 328 - € 20,00

http://www.edizionisolfanelli.it/darkcity.htm

martedì 30 aprile 2013

author's biography
Vittorio Vandelli was born in Modena, Italy, in 1956. He teaches English Language and Literature in a Liceo Linguistico (Grammar School of Languages). In the early 80s he graduated in Anglo-American literature at the University of Bologna with a thesis on Raymond Chandler. In 1989 he was among the finalists of the national literary prize ‘City of Modena’ with his noir novel Scrivere o Uccidere. Since the 90s Vandelli has carried out various cultural activities: he translated Strabewrry Fields (Giunti, 95), and The Complete Beatles Chronicles (Giunti, 96); he held courses on American literature and cinema for schools and institutions; for the same organizations he also gave lectures/concerts on American folk music. In 2000 he published two satirical novels on the world of education: Il professor Bingo e Il professor Bingo e il nuovo che avanza. In 2003 the noir novel Runaway-fuga a Venezia was published. In 2006 the collection of short-stories Questa scuola non è una azienda – i racconti del professor Bingo was printed by the publisher Pendragon. In 2008 he was the editor of the collection of short-stories Il Dodecalogo - racconti e contributi di insegnanti-narratori sul mondo della scuola, published by Gilda degli Insegnanti, which includes his short-story Il professor Bingo e le Idi di Marzo. In 2010 a collection of articles, published in magazines and internet sites, was published with the title of Le Pillole del prof. Bingo 2000-2010 - dieci anni vissuti pericolosamente all’interno della scuola italiana. In the same period he established the band Blue Raincoats which performed two shows, Song from a Room, a tribute to Leonard Cohen, and Bob Dylan Suite. In May 2013 his latest noir novel Dark City was published. In April 2014 he performed a live tribute to American folk protest music, titled The Sound of the Greenwich Village, to celebrate the 50th anniversaries of M. L. King’s speech I Have a Dream and of Bob Dylan’s Blowin’ in the Wind. In October 2014 he published Berlusconi’s new Ventennio – a Portrait of Italy and its Godfather, his first book in English, an essay which tries to explain the erosion of democracy that has been going on in Italy to foreign readers. 

lunedì 29 aprile 2013


SELEZIONE DI COMMENTI DEI LETTORI





L’intreccio è interessante, in molti passaggi avvincente, e presenta un protagonista, originale mix di Bond, Marlowe e Indiana Jones, sempre in fuga, impegnato in avventure di diverso spessore, che lo portano a inoltrarsi tanto nel mondo della celluloide che in quello molto più colto dell’arte. 
La parte del romanzo più riflessiva e saggistica, relativa alla realtà, risulta molto più coinvolgente anche se il ritmo è inevitabilmente più  lento. Gli infiniti riferimenti e richiami alla letteratura di genere (noir e poliziesco, ma non soltanto), al cinema e soprattutto all’arte, alla cultura e alla poesia romantica, così come le analisi religiose, politiche, filosofiche e tutto il mondo che sottende al romanzo, il privato del protagonista, la musica, parte fondamentale e vitale del racconto, sono terreno particolarmente adatto a un lettore colto e coinvolto, interessato e consapevole,attento ai continui spunti di riflessione offerti tanto dalla storia in sé che dall’uso di un registro narrativo mai banale. Una volta entrati nell’atmosfera del romanzo diventa difficile smettere di leggere.

Margherita Montipò (docente di letteratura italiana )


(…) The plot is interesting, gripping in many passages, and it has a protagonist, a mix of Bond, Marlowe and Indiana Jones, who is always on the run, engaged in adventures of different prominence that takes him both into the world of cinema and into the much more cultured world of Art. The more reflexive and essayistic parts of the novel, which refers to today’s reality, are more involving, even if the rhythm is inevitably slower. The endless references and links to noir, hard-boiled and other literary genres, to films and, above all, to Art, culture and romantic poetry, are fertile ground for a cultured and involved reader, interested and conscious, who pays attention to the continuous reflective cues offered both by the story itself and by the use of a never banal narrative register. The same reader will appreciate the religious, political, philosophical analyses and all the world that is behind the novel, like the private life of the protagonist, like  music, which is a fundamental vital part of the narrative. Once the reader enters the atmosphere of the novel to stop reading becomes difficult(…)  



Dick, Orwell, Huxley sono tutti presenti in questo godibilissimo romanzo. I richiami ai classici del romanzo distopico di fantascienza sono continui, specialmente nella prima parte della storia: nei "megastati" alla 1984 ci si trova immersi in atmosfere da pecore elettriche finche' il soma non ci trascina nel Mondo Nuovo  e poi di nuovo al cospetto del Grande Fratello con la neo-lingua.
Queste citazioni sono addirittura forse troppo frequenti nella prima parte, che sembra un vero e proprio collage di classici benche' riadattato in maniera ottimale al nostro presente. Chiaramente un lettore meno avvezzo al genere non avvertirà questo "eccesso", quindi si puo' dire che questo difetto sia puramente soggettivo e di conseguenza di scarso peso.
Comica la "globalizzazione all'emiliana", incarnata da Mustafa ma soprattutto da Biccio, che nonostante il futuro ultraglobalizzato non riescono a sbarazzarsi della provincialita' contadina di queste terre, incapaci di adattarsi completamente ai tempi che avanzano, in quel ripetersi della storia proprio dei nostri nonni alle prese col digitale terrestre e una neo-lingua italiana gia' contaminata da decine di termini anglofoni.
Avvincente la storia, classica la conclusione (non si puo' sconfiggere il sistema globalizzato dove in realta' sono tutti d'accordo, o almeno non nell'immediato), ma come affermato alla presentazione ai Giardini Ducali non e' il finale ad essere importante, ma il viaggio che porta Dick alla scoperta di questo mondo nuovo e del suo sottomondo. Dark City mantiene esattamente la struttura dei classici del genere, dove la storia non e' altro che un coinvolgente pretesto per mostrare uno spaccato della societa' che potrebbe essere in un futuro non poi cosi' lontano. E che, essendo purtroppo l'uomo sempre lo stesso, non e' mai troppo diversa da un romanzo all'altro, anche a quasi un secolo di distanza.
                                                                                         Marcello Ventilati (fantasy writer)


Ho letto molto volentieri il suo romanzo di fantascienza, "Dark City". Lei è il nuovo Aldous Huxley. In particolare mi è piaciuto il capitolo 37 in cui si descrive la società materialistica e consumistica di Euroamerica. Attendo con impazienza un altro suo libro.
 Alessia Pinelli




                                                                                                                          da www.ciao.it




I'm in the thick of it, and I like it. I want to read on even if the learned language makes it hard for a foreign reader. I'm waiting for the English version...

Jacqueline Callagher ( teacher of English)