Recensione dal periodico Bacherontius, settembre 2013
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UN "INQUIETANTE" ROMANZO DI FANTASCIENZA DI VITTORIO VANDELLI
LA BUIA CITTA' IN CUI STIAMO ANDANDO
di Gian Piero Prassi
UN "INQUIETANTE" ROMANZO DI FANTASCIENZA DI VITTORIO VANDELLI
LA BUIA CITTA' IN CUI STIAMO ANDANDO
di Gian Piero Prassi
Questa
romanzo corposo di Vittorio Vandelli è molte cose insieme: una raffnata
raccolta di citazioni: musicali, cinematografiche, artistiche e letterarie, un
romanzo di "social S.F." (fantapolitica), una discesa nell'universale
lato oscuro dell'uomo.
Il
protagonista della storia è Dick, poliziotto freelance che scrive
romanzi e già il suo nome, agli appassionati di fantascienza, come il
sottoscritto, suona come "Rick", il cacciatore di androidi di
"Blade runner", il cui autore è Dick, Philip K., o persino Dick Tracy.
. .
Dick
viva in un mondo in cui nelle megalopoli non brilla mai il sole, occultato da
nebbie e piogge acide. La sua città è Emiliopolis, un agglomerato urbano che ingloba
I'attuale Emilia. L' Italia fa parte di EuroAmerica, dominata dalle
multinazionali come McDonald 's(sponsor della CIA), Coca Cola, Disney, la
democrazia una finzione. Gli animali sano quasi tutti estinti, la natura
pressoché cancellata e replicata in demenziali parchi a tema dysneiani.
E fuori dalle mura del castello Occidente ci sano gli Emirati lslamici
OrientaliUniti, un'alleanza che ingloba di fatto anche Cina e lndia. l
terroristi nel nome di Osama Bin Laden attaccano il nemico con devastanti
attentati. Dick deve impedire un attacco chimico-batteriologico che
distruggerebbe Emiliopolis, e per farlo gira mezzo mondo come agente esterno
della nuova Cia globale e la verità sarà sconvolgente.
Il
romanzo è per larghi tratti più un trattato di geo-politica, non per il gusto
di profetizzare, ben sapendo che non sarà cosi. A Vandelli non interessa il
futuro, ma I'amplificazione del presente, con la tecnica dei grande SF
writers. Del resto anche il vero
"Cacciatore di Androidi", che è ben diverso dal film "Blade Runner",
indaga i meandri filosofici e psicologici di una società che crea animali
meccanici dopo aver sterminato gli originali, che vive in un clima di
adorazione della mercificazione consumistica. Esattamente come in questa caso,
mentre un altro grande scrittore, I'inglese Brunner, ne "Il gregge alza la testa"
ipotizza un mondo diviso in due dal colore della pelle, con bianchi e neri
intenti a massacrarsi, entrambi foraggiati da una multinazionale delle armi .
I temi cari agli
autori impegnati degli anni Settanta, dunque sono rivisti e aggiornati. L'
artista-scrittore vuole esaminare ciò che sta avvenendo nella nostra società e
lo fa con una lente molto potente.
L'azione decolla lentamente e si fa poi serrata sino al finale prima atroce e poi aperto alla speranza. Un libro per riflettere sulle strade che stiamo percorrendo.
L'azione decolla lentamente e si fa poi serrata sino al finale prima atroce e poi aperto alla speranza. Un libro per riflettere sulle strade che stiamo percorrendo.
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